Non ha avuto tempo neanche per difendersi. «Negro di merda, Risali in macchina e vai via che qui in Calabria i negri non sono accettati» gli hanno urlato mentre era ancora seduto al tavolo del ristorante dove stava festeggiando il Ferragosto insieme alla moglie incinta e alla suocera. E poi, una volta fuori dal locale, l’aggressione fisica a colpi di spranga.

Ormai non passa giorno senza dover registrare almeno un’aggressione razzista. L’ultima vittima in ordine di tempo è un cittadino dominicano che il 15 agosto si trovava a cena in un ristorante di Falerna, in provincia di Catanzaro, con la moglie calabrese e la suocera.

A infastidire gli aggressori potrebbero essere state le lamentele dei tre su alcuni dei piatti serviti. Critiche non gradite dai gestori del ristorante, al punto che quando l’uomo ha chiesto un dolce il cameriere si sarebbe rifiutato di portargli il menù. L’aggressione verbale è diventata fisica una volta fuori dal locale dove il dominicano, presa la macchina dal parcheggio, era in attesa della moglie e della suocera. Due uomini, ai quali si subito unito un terzo, si sono avvicinati gridandogli di andare via e colpendolo con una spranga. Nella colluttazione la suocera settantenne dell’uomo è stata colpita con una mazza di legno che le ha provocato la frattura dell’omero.

Sull’episodio indaga la polizia che avrebbe identificato gli aggressori
A Partinico, in Sicilia, intanto è caccia al branco che la notte di Ferragosto ha aggredito cinque ragazzi africani nella spiaggia di Trappeto. I cinque, quattro originari del Gambia e uno della Costa d’Avorio, tutti minorenni, avevano passato la notte tra il 14 e il 15 sulla spiaggia insieme a un’ operatrice della comunità di accoglienza in cui sono ospiti per festeggiare il Ferragosto. Ed è probabilmente in quell’occasione che è cominciato un diverbio con un gruppo di ragazzi del posto. Un paio di frasi offensive contro i ragazzi stranieri seguite da qualche spintone. Sembrava però che tutte fosse finito lì. Quando invece, più tardi, i cinque giovani africani si trovavano sulla strada in attesa del pulmino che li avrebbe riportati in comunità, il branco si è scatenato dando vita a un vero pestaggio durante il quale sarebbero stati usati anche dei bastoni. A nulla è servito l’intervento dell’operatrice che ha cercato di fermare gli aggressori, e che invece sarebbe stata spintonata anche lei.

A salvare il gruppo solo il suono delle sirene delle auto della polizia e di carabinieri, chiamati da alcuni passanti, che hanno fatto fuggire gli aggressori.

Partinico non è nuova a episodi di violenza contro gli immigrati. Il 26 luglio scorso un ragazzo senegalese di 19 anni è stato insultato e picchiato mentre serviva a una bar da un uomo che gli ha gridato «Sporco negro, torna al tuo paese».