Il corpo come realtà ultima nell’era della totalità virtuale. Dopo un intervallo di otto anni durante il quale ha parlato molto di Netflix e suggerito che forse il cinema non lo interessava più, David Cronenberg torna alle radici con un film che riprende i temi più profondi della sua opera – dai primi mediometraggi, a cui si richiama il titolo di quest’ultimo lavoro, al body horror di Videodrome e Existenz, agli strumenti ginecologici di Inseparabili alla sessualità lancinante di Crash – e li porta più avanti, in modo sia rigoroso che commovente.Non faccio film per scioccare le persone o aggredirle....