Dopo alcuni recenti inciampi, la strategia mediatica di Carlos Tavares è chiara: cortine fumogene di promesse su nuovi modelli, esagerazioni esponenziali degli investimenti, promessa giurata di amore eterno al belpaese che fu la culla della Fiat e la patria della (disastrata) famiglia Agnelli-Elkann. Poi, puntualmente, passato qualche giorno arriva la mazzata. La realtà del disimpegno rientra dalla finestra: ieri con l’ennesimo accordo di uscite incentivate per ridurre la forza lavoro. Si tratta del secondo accordo nel giro di sei mesi con il primo accordo che ha subìto perfino un allargamento dopo qualche giorno. Nel giugno 2022 ne uscirono ben 1.820....