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Diritti umani, Onu e Parlamento europeo contro l’Italia

Diritti umani, Onu e Parlamento europeo contro l’Italia

Critiche al decreto sicurezza e alla criminalizzazione delle Ong Parlamento europeo e Onu si dicono preoccupate per il mancato rispetto dei diritti umani in Italia. Il doppio allarme, che fa dell’Italia un paese sotto osservazione da parte degli organismi […]

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 2 marzo 2019

Parlamento europeo e Onu si dicono preoccupate per il mancato rispetto dei diritti umani in Italia. Il doppio allarme, che fa dell’Italia un paese sotto osservazione da parte degli organismi internazionali, arriva dopo i numerosi attacchi xenofobi che si sono verificati nell’ultimo anno, ma anche per le politiche adottate dal governo gialloverde che puntano alla criminalizzazione dei migranti e delle Ong. «C’è preoccupazione per la deriva politica» del Paese, ha spiegato ieri a Roma il presidente della sottocommissione Diritti umani del Parlamento europeo, Pier Antonio Panzeri. «Per affrontare il tema immigrazione devi agire e cooperare con una pluralità di soggetti. Se non lo vuoi affrontare lo esalti inducendo paure e timori».

Panzeri ha guidato una delegazione di parlamentari europei venuti in Italia per una serie di incontri con rappresentati delle istituzioni e organizzazioni umanitarie. A preoccupare sono soprattutto le conseguenze del decreto sicurezza e in particolare l’abolizione della protezione umanitaria, ma anche i continui attacchi alle ong impegnate nel salvataggio dei migranti. «Siamo contrari alla loro criminalizzazione – hanno spiegato gli europarlamentari -. Le ong hanno dimostrato che nel Mediterraneo hanno lavorato bene, ma adesso vengono accusate di lavorare con i trafficanti o di favorirli».

Inevitabile pensare al sostegno che l’Ue ha dato finora alla Libia per ostacolare le partenze dei barconi. Un Paese – ha spiegato Panzeri – nel quale «esiste una situazione drammatica per i migranti che credo ci porterà a fare una valutazione completa sui finanziamenti alla Libia stessa, poiché i fondi non possono e non devono essere utilizzati per costruire lager».

Nel suo viaggio di due giorni in Italia la delegazione avrebbe voluto discutere anche con il ministro degli Interni Matteo Salvini, ma ha potuto incontrare solo alcuni tecnici del Viminale. «Ho anche inviato un messaggio sul cellulare a Salvini, ma non mi ha risposto», ha aggiunto Panzeri.

La situazione italiana, e in particolare per quanto riguarda la scelta di chiudere i porti e il decreto sicurezza, viene criticata dagli osservatori dell’Onu. «Riconosciamo il ruolo importante che l’Italia ha giocato nel salvare i migranti in mare negli ultimi anni e riconosciamo le sfide del paese in assenza di una politica globale dell’Unione europea – hanno scritto gli osservatori – . Tuttavia non crediamo che queste circostanze possano essere usate come una giustificazione per violare i diritti umani del migranti».

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