Condannati in via definitiva per mafia, interdetti dai pubblici uffici ma grandi mediatori e tessitori politici in una fase complicata per il centrodestra in Sicilia, spaccato tra anti e pro Musumeci: sono Marcello Dell’Utri (7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa) e Totò Cuffaro (7 anni per favoreggiamento e rilevazione di segreto d’ufficio). Il loro supporto sottotraccia è stato determinante per rimettere insieme i cocci di una coalizione, che rimane frantumata, attorno a Roberto Lagalla, l’ex rettore di Palermo, candidato a fare il sindaco della quinta città d’Italia, da decenni ‘regno’ incontrastato di Leoluca Orlando. DA DELL’UTRI – diventato...