«Il processo a Ilaria Salis è stato impostato come un caso politico. Una cosa che mi stupisce è che per un anno in Italia non se n’è interessato nessuno. Ora le immagini della ragazza con le manette e le catene hanno catalizzato l’attenzione dei media. Ma il fatto è che il governo Orbán o chi per lui ha deciso di dare a questo caso un alto profilo politico e mediatico». Inizia così la sua analisi il professor Stefano Bottoni, ex ricercatore dell’Accademia ungherese delle scienze, autore di diversi libri e attualmente professore associato di storia dell’Europa orientale e storia globale...