Un uomo di 25 anni è stato ucciso ieri mattina all’alba dopo aver cercato di dare fuoco a una sinagoga a Rouen, nel nord della Francia. Secondo il procuratore di Rouen Frédéric Teillet, mentre un agente di polizia «cercava di convincere l’individuo a scendere dal tetto della struttura, questi ha provato a prendere una sbarra di ferro, poi rivelatasi una semplice punta di scalpello – ha detto Teillet all’Agence France Presse – Infine si è diretto correndo verso un poliziotto minacciandolo con un coltello». Dopo aver intimato all’uomo di fermarsi, l’agente minacciato «avrebbe fatto uso della propria arma sparando cinque colpi».

L’IDENTITÀ dell’uomo non è stata rivelata dalle autorità francesi, che hanno solo specificato trattarsi di un cittadino algerino al quale era stato rifiutato un permesso di soggiorno nel gennaio 2024, secondo quanto riportato dal ministro degli interni Gérald Darmanin.

L’uomo era oggetto di un foglio di via e «non era conosciuto dai servizi di polizia», ha detto Darmanin, assicurando che il poliziotto che ha aperto il fuoco sarà «decorato dalla République per il sostegno mostrato alla protezione dei luoghi di culto». In ogni caso, la procura ha aperto due inchieste: una per incendio volontario e violenze nei confronti dei funzionari di polizia e una sulle circostanze del decesso dell’uomo ucciso dagli agenti.

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L’ENTITÀ dei danni alla sinagoga di Rouen «è enorme», ha detto la presidente della comunità ebraica locale Natacha Ben Haïm all’Afp, pur felicitandosi per il fatto che i libri della Torà «non sono stati toccati dalle fiamme». Nelle immagini diffuse dai media francesi, si scorgono danni importanti alla struttura, la cui navata interna è profondamente annerita.

IL SINDACO di Rouen Nicolas Mayer-Rossignol, figura di spicco del Partito socialista, ha denunciato il tentativo d’incendio e ha invitato i cittadini a partecipare a una manifestazione ieri sera davanti al comune della città. «Tutti gli abitanti sono sotto choc», ha detto alla televisione locale. «La comunità locale è profondamente scossa – ha aggiunto il rabbino di Rouen Chmouel Lubecki – Siamo una piccola realtà e sfortunatamente può toccare anche a noi». La sinagoga che accoglie circa 200 famiglie della regione è stata costruita nel 1865 e il 90% dei suoi fedeli erano stati deportati durante la Shoah. «È una comunità molto familiare, aperta», ha detto Laura Kalfon, avvocata dell’associazione culturale israelita a Rouen, al quotidiano Libération.

IN UN CONTESTO di recrudescenza di atti antisemiti in Francia, l’episodio ha scosso la politica e l’intero arco partitico ha tenuto a portare solidarietà. Mathilde Panot, portavoce alla Camera della France Insoumise, si è detta «inorridita, come l’intero paese, di fronte a questo gesto antisemita», ha scritto su X. Jordan Bardella, capolista del Rassemblement National alle europee, ha apportato – sempre su X – il proprio «sostegno alla comunità ebraica» di Rouen, ringraziando «le forze dell’ordine» per aver «neutralizzato» l’aggressore.

L’unanimità del sostegno bipartisan alla comunità ebraica francese, tuttavia, non ha impedito all’estrema destra di appropriarsi dell’incidente. Sui media della galassia neo-reazionaria d’oltralpe, tra i quali si enumerano radio e tv come Europe1 e CNews, proprietà del miliardario di estrema destra Vincent Bolloré, editorialisti e giornalisti hanno passato il pomeriggio ad accusare quel pezzo di sinistra che sostiene la causa palestinese e il governo giudicato troppo lassista sul tema dell’immigrazione.

SULLA RADIO Europe1, l’avvocato franco-israeliano di estrema destra Gilles-William Goldnadel, ha accusato La France Insoumise di essere «moralmente responsabile» degli «atti antisemiti» nel paese, dichiarando che il partito di Jean-Luc Mélenchon «versa dell’olio gauchiste sul fuoco islamista».

Su CNews, canale all-news di estrema destra, un commentatore in guisa d’esperto ha addossato la colpa dell’attentato agli «stranieri o francesi originari del mondo arabo-musulmano», additando «l’immigrazionismo e La France Insoumise» come le minacce principali per l’ebraismo francese.