Sono 35 le ville nell’area archeologica di Capo Colonna a Crotone. Costruzioni abusive sotto sequestro dalla metà degli anni Novanta che sopravvivono indisturbate alle ruspe. Una vicenda giudiziaria iniziata nel 1995, quando il pretore dispose il sequestro di centinaia di metri cubi in cemento armato sorti su una delle aree archeologiche più vaste d’Europa nel silenzio degli amministratori locali. Nel febbraio del 2004 i proprietari sono stati prescritti, gli immobili confiscati. La vergogna di cemento, fatta di villette, resta intatta.