Jeremy Corbyn è un po’ l’uomo che cadde su Westminster: un alieno colpevole di non avere nulla dell’arrogante accondiscendenza che scorre di solito tra quegli scranni – di cui Theresa May ha dato particolare sfoggio in queste ultime ore – e che per questo viene regolarmente sbeffeggiato. Ma è qui che ha scelto di lanciare ieri la sua campagna elettorale, con una breve orazione da combattimento. Esattamente come se fosse in piazza, a una delle migliaia di manifestazioni alle quali ha partecipato nella sua lunga carriera politica. Usando un linguaggio semplice ed efficace, si è scrollato di dosso il disagio...