A meno di una settimana dal tentativo di omicidio, il candidato Donald J. Trump ha formalmente accettato la nomina repubblicana, con un discorso trasmesso in prima serata negli Usa, troppo tardi per noi. L’ultimo evento di una resurrezione politica che solo un paio di settimane fa sembrava impensabile e che gli sta lasciando non solo il completo controllo del partito repubblicano, ma che lo presenta, almeno al momento, come il favorito nelle elezioni generali di novembre.

Questa ascesa politica Trump, nato dalle ceneri del suo fallito tentativo di golpe nel 2020, lo mette in una posizione di forza, con un partito unificato dietro di lui e un avversario la cui campagna è nel caos, con i leader del partito democratico e i donatori che fanno pressione perché Joe Biden si ritiri in extremis dalla corsa.

TRUMP, INVECE, dalla sua ha tutto, incluso un vicepresidente scelto sotto la pressione del figlio Don jr, che con il giovane JD Vance ha stretto amicizia. In realtà nel suo primo discorso da candidato vice Vance non ha infiammato nessuno, ma il compito del vice di Trump non è quello di infiammare, ma di solidificare ulteriormente i concetti veicolati dal tycoon: lotta agli immigrati, avvisi agli alleati che la pacchia economica è finita e da ora in poi dovranno pagare per «l’onere di garantire la pace nel mondo».

E poi la Cina. Nel suo intervento Vance ha tirato in ballo Pechino più volte, e non solo per la crisi del fentanyl ma anche per la concorrenza sleale, tra merci e manodopera a basso costo. «Insieme proteggeremo i salari dei lavoratori americani – ha detto il candidato vice presidente dal palco durante la terza notte della Convention repubblicana – Impediremo al Partito comunista cinese di costruire la propria classe media sulle spalle dei cittadini americani».

Mentre Vance parlava, Trump, seduto in tribuna d’onore, annuiva benevolo, dopo essere stato accolto dalla solita euforia collettiva che ha suscitato ogni volta che si è presentato a sorpresa alla convention a fine giornata, per ricevere gli applausi e i cori della sua base.
Durante degli eventi privati il tycoon ha più volte ripetuto ci sentirsi protetto da dio, e che il fatto che non sia morto nell’attentato è chiaramente dovuto a un intervento divino.

QUESTA DICHIARAZIONE di vicinanza al volere del padreterno è il coronamento di un processo di divinizzazione durato anni e culminato in questi quattro giorni di convention, che si sono tutti aperti e chiusi con una preghiera collettiva per proteggere l’America e ringraziare della buona salute del presidente.
Prima di pronunciare il suo discorso Trump ha affermato che la sparatoria lo ha portato anche a cambiare il suo intervento alla convention, spostandolo da quella che sarebbe stata una compilation di “arguzie” incentrate in gran parte su attacchi al presidente Joe Biden, a uno più incentrato sull’unione del Paese, come ha detto al Washington Examiner.

IL DISCORSO è stato scritto dal tycoon in uno stile più personale di quello dei suoi soliti interventi, alla vigilia della sua presa di parola dal palco di Milwaukee diverse fonti anonime hanno parlato di un discorso che porta l’attenzione su di sé e sul contrasto fra le politiche dei repubblicani e dei democratici.
L’attentato avrà anche cambiato il testo del discorso di Trump, ma non ha sollevato il dibattito su una regolamentazione delle armi, anzi. Alla convention è stato allestito uno spazio all’aperto, il ConventionFest, dove si poteva prendere una birra, degli assaggi di formaggio, visitare gli stand dei venditori, ascoltare una polka band di quattro elementi, oppure partecipare a una riffa per vincere un fucile AR15, il più usato nei mass shooting e anche nel tentato omicidio di Trump.

L’OMAGGIO è sponsorizzato da un fornitore locale, U.S. Concealed Carry Association, un gruppo armato, fondato nel 2003, con sede nel Wisconsin e che conta 800.000 membri. L’Uscaa si presenta come un gruppo che incoraggia l’autodifesa con armi da fuoco, il codice Qr sulla brochure omaggio portava i visitatori a una pagina web fatta su misura per i «partecipanti alla convention»repubblicana . Inserendo e-mail e numero di telefono si partecipava all’estrazione del fucile omaggio e si riceveva la «Guida alla consapevolezza salvavita su come mantenere la famiglia al sicuro».