Oggi il Senato approva (salvo miracoli laici) in via definitiva il testo della legge di delegazione europea, sporcata dall’emendamento – già votato dalla Camera dei deputati – del vice di Carlo Calenda Enrico Costa. Il signore in questione non è nuovo alle cavalcate simil-garantiste, che del garantismo usurpano nome e definizione. Si tratta ora del divieto apposto alla pubblicazione integrale dei testi delle misure cautelari. Queste ultime sarebbero, in base a simile rituale pre-analogico – rese note a cittadine e cittadini (che hanno tutto il diritto di sapere) solo per riassunto: secondo, insomma, la buona volontà e la scelta personale...