Ad oramai quasi vent’anni dalla sua istituzione il Giorno della Memoria registra le sue anchilosità, manifestando limiti e difficoltà in parte prevedibili ed in parte inediti. Non c’è solo la stanchezza da ripetizione ma anche il rischio di una cristallizzazione di modalità e contenuti, destinati quindi a distanziare piuttosto che ad avvicinare. Ma i veri temi di una riflessione collettiva di merito debbono confrontarsi con l’intera partita delle prassi della memoria che i paesi occidentali, ed in particolare quelli europei, in questi ultimi tre decenni hanno fatto propria. Non meno che con le trasformazioni politiche che stanno caratterizzando l’intero Continente,...