È esaltante quello che sta accadendo in Cile, paese simbolo delle ferite della sinistra. Non si può infatti dimenticare l’interruzione golpista dell’esperimento politico avviatosi nel 1970 che portò con elezioni democratiche al governo la coalizione di Unidad popular capeggiata da Salvador Allende. Prima è arrivata l’elezione lo scorso 19 novembre di Gabriel Boric, 34 anni, a presidente della Repubblica grazie al Frente amplio che includeva dai neocomunisti agli ambientalisti, dai rappresentanti dei nuovi movimenti ai moderati di origine cattolica o liberale. Prima ancora c’era stata l’elezione nel maggio 2021 dell’Assemblea costituente (78 uomini, 77 donne con ampia rappresentanza delle diverse...