Safilo ha comunicato prima alla stampa che ai lavoratori di considerare lo stabilimento di Longarone e i sui 472 lavoratori non più strategici dopo che quel sito avrebbe dovuto diventare il «gioiellino della produzione di occhiali in metallo».

«Non accettiamo nel modo più assoluto la comunicazione dell’azienda – attacca la segretaria generale della Cgil di Belluno Denise Casanova – . Nel 2019 l’ad dell’azienda ci aveva detto che, grazie ai sacrifici imposti allora, la sede di Longarone sarebbe rinata. Come può oggi venirci a dire che sarà l’unica di quattro fabbriche a essere chiusa? Quella fabbrica è stata costruita coi soldi della ricostruzione del Vajont».