A seguito della pubblicazione, su La Repubblica, di un articolo riguardo alla richiesta di destituzione della Relatrice speciale ONU, la dott.sa Francesca Albanese, avanzata dall’ex Ministro Giulio Terzi, desideriamo esprimere, in quanto soggetti che sostengono il rispetto dei diritti umani, il nostro giudizio e la nostra forte preoccupazione in merito.

La dott.sa Albanese, Relatrice Speciale per le violazioni dei diritti umani nei territorio palestinese occupato da Israele nel 1967, è stata oggetto di accuse false e fuorvianti, equivalenti a una vera e propria campagna di diffamazione ad personam, a seguito delle sue recenti dichiarazioni sulla situazione nel territorio palestinese occupato e sulle azioni di Israele che violano il diritto internazionale. È stato chiesto il suo licenziamento da parte di alcune “ONG”, l’International Legal Forum e il Solomon-Observatory on Discrimination, nonché dal ministro israeliano per gli Affari della diaspora e la lotta all’antisemitismo, Amichai Chikli.

Attaccare la Relatrice Speciale dell’ONU, esperta tecnica indipendente, il cui mandato impone di esprimersi in punto di diritto internazionale riguardo alle pratiche e politiche illecite da parte dello Stato d’Israele contro il popolo palestinese nel territorio occupato, è un atto di irresponsabilità senza precedenti per esponenti del parlamento italiano ed ex-ministri degli esteri come Terzi. La dott.sa Albanese è una giurista di professione, che vanta due decenni di impegno e competenza in materia di difesa dei diritti umani e della promozione della pace, oltre a un vasto curriculum scientifico, con pubblicazioni di livello internazionale, l’ultima delle quali con Oxford University Press. Le sue posizioni sono sempre state improntate all’imparzialità, e rappresentano una voce autorevole nel panorama internazionale.

Inoltre, è essenziale tener conto delle forze politiche che si celano dietro alle ONG che hanno chiesto il “licenziamento” della dott.sa Albanese dal suo incarico (che svolge a titolo gratuito) e a cui l’ex Ministro Terzi si è accodato con la sua richiesta di rimozione della Relatrice speciale ONU: l’International Legal Forum (ILF) e il Solomon-Observatory on Discrimination sono entrambe organizzazioni di espressione del ministero degli Affari strategici israeliano. Nonostante entrambe si presentino come centri di attività civiche e legali, promuovendo sforzi di contrasto a presunte parzialità della comunità internazionale contro Israele, dietro questa etichetta si cela la difesa di gravi violazioni del diritto internazionale da parte del Governo israeliano.

Nei suoi report infatti International Legal Forum difende l’annessione, attraverso l’uso della forza armata, di Gerusalemme e della Palestina (assolutamente proibita dal diritto internazionale e dalla Carta delle Nazioni Unite), negando lo status di territorio occupato della Striscia di Gaza e della Cisgiordania, e attaccando autorevoli organizzazioni internazionali per la tutela dei diritti umani, quali Amnesty International e Human Rights Watch per aver denunciato crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Non solo, nelle sue campagne questa organizzazione difende l’espulsione delle famiglie palestinesi dalle loro case a Sheikh Jarrah e attacca alti funzionari Onu per aver ricordato che gli insediamenti coloniali di una potenza occupante in territorio occupato sono crimini di guerra ai sensi del diritto internazionale penale.

Questi esempi dimostrano che l’ILF, al contrario dei proclami sul proprio ruolo di promozione di giustizia e diritti, legittima colonie illegali e crimini internazionali. Per quale ragione l’ex Ministro degli Esteri Terzi, con l’attuale Ministro degli Esteri Tajani nel caso in cui desse seguito alla richiesta di Terzi, presentano come credibili le richieste di associazioni che difendono apertamente gravi violazioni del diritto internazionale e il consenso mondiale alle Nazioni Unite sullo status del territorio occupato? Come si riconciliano queste posizioni con le posizioni diplomatiche ufficiali del nostro paese, che riconosce come occupati militarmente i tlerritorio palestinese delle Cisgiordania, Gerusalemme Est, e Gaza e con l’obbligo di non riconoscere una situazione illecita? Come è possibile che un ex Ministro della Repubblica proponga a un Ministro della Repubblica in carica di rendersi strumento, capovolgendo le proprie prerogative costituzionali, di una tale campagna contro una cittadina italiana incaricata dalle Nazioni Unite di relazionare su queste violazioni?

Quanto al Governo israeliano, il ministro Amichai Chikli, che ha promosso la mobilitazione contro la dott.ssa Albanese, è noto, oltre che per le sue posizioni omofobe, per aver negato apertamente il diritto dei palestinesi ad esistere come gruppo nazionale, indicando la loro cancellazione come ‘condizione di pace’. Secondo Chikli “questo conflitto non sarà risolto fino a quando l’identità nazionale palestinese cesserà di esistere”.
Pertanto, le sue accuse nei confronti della dott.sa Albanese dovrebbero essere oggetto di un cauto e approfondito scrutinio. Invece di accodarsi a campagne contro il rispetto dei diritti umani come fa Terzi, le analisi della relatrice e di altri esperti indipendenti riguardo alle pratiche di Israele nel territorio palestinese occupato dovrebbero essere discusse dal punto di vista sostanziale e di diritto internazionale, nel merito e non secondo motivazioni politiche e interessi che producono critiche che nulla hanno a che fare con la sostanza delle analisi prodotte dei relatori speciali.

Per concludere, riteniamo che le accuse diffamatorie contro la Relatrice speciale Onu siano infondate, unilaterali ed in contrasto con principi fondamentali di imparzialità che, proprio in quanto tali, possono basarsi solo sul diritto internazionale, parte integrante dell’ordinamento costituzionale. È importante mantenere l’obiettività nella valutazione di gravi violazioni dei diritti umani, da chiunque commesse, soprattutto in un contesto così politicizzato come quello del territorio palestinese occupato. 

Obiettività non significa rimanere neutrali di fronte a gravi illeciti internazionali, negando i diritti fondamentali delle vittime di quegli illeciti. Sostenere questo, in qualsiasi contesto geopolitico, renderebbe un pessimo servizio alle istituzioni italiane e internazionali, ed alla loro credibilità giuridica. È allarmante che le più alte cariche di politica estera dei nostri governi si facciano portavoce delle istanze anti-ONU di organizzazioni impegnate a proteggere violazioni pluridecennali del diritto internazionale. Questo atteggiamento denota oltretutto un certo analfabetismo istituzionale, visto che le esperte e gli esperti indipendenti Onu sono, per definizione, protette dalle pressioni di qualsiasi governo, incluso ovviamente il governo del proprio stato.

Primi firmatari (associazioni):

Amnesty International Italia
Associazione delle Organizzazioni Italiane di Cooperazione e Solidarietà Internazionale (AOI)
Associazione Nazionale Giuristi Democratici
Associazione Ricreativa e Culturale Italiana (ARCI)
Assopace Palestina
Coordinamento per la Democrazia Costituzionale
Piattaforma delle ONG Italiane in Mediterraneo e Medio Oriente

Primi firmatari (parlamentari):

Stefania Ascari
Laura Boldrini
Susanna Camusso
Ilaria Cucchi
Eleonora Evi
Nicola Fratoianni
Chiara Gribaudo
Tino Magni
Arturo Scotto 

Primi firmatari (singoli): 

Roberta De Monticelli, già Università Vita e Salute San Raffaele
Micaela Frulli, Università degli Studi di Firenze
Domenico Gallo, Presidente di Sezione Emerito, Corte di Cassazione
Luisa Morgantini, già Vice Presidente Parlamento Europeo
Alberto Negri, Giornalista
Nurit Peled Elhanan, Hebrew University Gerusalemme e David Yellin Academic College
Ruba Salih, Università di Bologna
Mauro Volpi, Università di Perugia 

Associazioni:

Alkemia – ATS
Afgana
Associazione “Amici del popolo palestinese Nemer Hammad Le Marche”
Associazione di Amicizia Italo-Palestinese onlus
Associazione Lungo La Rotta Balcanica
Associazione per la pace – Padova
Black Lives Matter Italy
Comitato pistoiese per la Palestina
Comunità palestinese-Campania
Cultura è Libertà
European Legal Support Centre
ManifestA
OrientXXI Italia
Partito della Rifondazione Comunista
Per non dimenticare Odv
Rete No Bavaglio
Vento di Terra
Villaggio della Pace – Eutropian
Women’s March Rome

Parlamentari:

Ouidad Bakkali
Angelo Bonelli
Francesco Borrelli
Marc Botenga
Peppe De Cristofaro
Devis Dori
Aurora Floridia
Francesca Ghirra
Marco Grimaldi
Franco Mari
Elisabetta Piccolotti
Luana Zanella
Filiberto Zaratti

Singoli:

Tea Albini, già Parlamentare

Giso Amendola, Università degli Studi di Salerno

Alessandro Arienzo, Università degli studi di Napoli “Federico II”

Maria Avino, Università degli Studi di Napoli L’Orientale

Walaa Alqaisiya, Università Ca’ Foscari di Venezia

Marco Ammar, Università di Genova

Magdy Anbar, Giornalista Freelance

Chiara Avesani, Giornalista e Reigista di Documentari

Fulvia Bandoli, già Parlamentare

Ada Barbaro, Università di Roma La Sapienza

Ramzy Baroud, Author and Editor Palestinian Chronicle

Leila Belhadj Mohamed, Giornalista Freelance

Simone Bettega, Università degli Studi di Torino

Francesca Biancani, Università di Bologna

Roberto Bianchi, Università degli Studi di Firenze

Sergio Bobbo, CNR

Franco Bordo, già Parlamentare

Sara Borrillo, Università di Roma Tor Vergata

Luciana Borsatti, Giornalista Freelance

Luca Bravi, Università degli Studi di Firenze

Paolo Francesco Brunello, Avvocato, Giuristi Democratici di Venezia

Gloria Buffo, già Parlamentare, Associazione Ex Parlamentari 

Martina Buscemi, Università degli Studi di Milano

Susanna Cafaro, Università del Salento

Marina Calculli, Columbia University & Leiden University

Marco Caldiroli, Medicina Democratica

Matteo Capasso, Università Ca’ Foscari di Venezia

Leonardo Capezzone, Università di Roma La Sapienza

Raffaele Cattedra, Università degli Studi di Cagliari

Luigi Cazzato, Università di Bari Aldo Moro

Giovanni Cerchia, Università degli Studi del Molise

Roberto Cirelli, Ministero dell’Istruzione

Raya Cohen, già Tel Aviv University

Chiara Comito, Giornalista per Arabpop

Francesca Congiu, Università degli Studi di Cagliari

Laura Corradi, Università della Calabria

Riccardo Corradini, Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Trento

Francesca Corrao, Università LUISS di Roma

Danilo Criscuolo, FP CGIL

Wasim Dahmash, già Università degli Studi di Cagliari

Cecilia Dalla Negra, Giornalista per Orient XXI Italia

Rosa D’Amato, Europarlamentare

Luigi Daniele, Nottingham Law School

Michele Della Morte, Università degli Studi del Molise

Claudio De Fiores, Università della Campania Luigi Vanvitelli

Barbara De Poli, Università Ca’ Foscari di Venezia
Pasquale De Sena, Università degli Studi di Palermo

Saverio Di Benedetto, Università del Salento

Mariano Di Palma, Libera Campania

Rosita Di Peri, Università degli Studi di Torino

Camille Eid, già Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Yana Ehm, già Parlamentare Camera dei Deputati

Christian Elia, Q Code Mag

Duccio Facchini, Direttore Altra Economia

Antonio Fiori, Università di Bologna

Filippo Fossati, già Deputato XVII Legislatura

Lorenzo Forlani, Giornalista Freelance per Il Fatto Quotidiano

Fabio Gasparini, Università degli Studi di Torino

Maria Grazia Gagliardi, Università Ca’ Foscari di Venezia

Gennaro Gervasio, Università di RomaTre e EUME (Berlino)

Antonella Ghersetti, Università Ca’ Foscari di Venezia

Mattia Giampaolo , Università di Roma La Sapienza

Fausto Gianelli, Avvocato, Ordine degli Avvocati di Modena

Emilio Gianicolo, Johannes Gutenberg Universität Mainz 

Mariagiulia Giuffré , Edge Hill University

Elisa Giunchi, Università degli Studi di Milano

Maria Antonella Gliatta, Università degli Studi del Molise

Piero Graglia, Università degli Studi di Milano

Francesco Saverio Leopardi, Università di Padova

Maurizio Acerbo, Rifondazione Comunista

Gjovalin Macaj, Leiden University

Laura Magi, Università degli Studi di Firenze

Giuseppe Micciarelli, Università degli Studi di Salerno

Patrizia Manduchi, Università degli Studi di Cagliari

Fabio Marcelli, già direttore Istituto Studi Giuridici Internazionali, CNR

Alessandra Marchi, GramsciLab e Università degli Studi di Cagliari

Triestino Mariniello, Liverpool John Moores University

Federico Martelloni, Università degli Studi di Bologna

Gianluigi de Martino, Università degli studi di Napoli “Federico II”

Arturo Marzano, Università di Pisa

Pietro Masina, Università di Napoli L’Orientale

Adil Mauro, Giornalista Freelance

Francesco Mazzucotelli, Università di Pavia

Nicola Melis, Università degli Studi di Cagliari

Chantal Meloni, Università degli Studi di Milano

Monica Monteverde, Avvocata, Ordine degli Avvocati di Milano

Silvia Moresi, Redazione Arabpop

Marisa Nicchi, già Parlamentare

Aldo Nicosia, Università di Bari

Alfio Nicotra, Co-presidente Nazionale di Un Ponte Per

Maria Cristina Paciello, Università Ca’ Foscari di Venezia

Samuela Pagani, Università del Salento

Erasmo Palazzotto, già Parlamentare

Alice Panepinto, Queen’s University of Belfast

Luca Pasquet, Utrecht University

Stefano Pellò, Università Ca’ Foscari di Venezia

Nicola Perugini, Università di Edimburgo

Alessia Petraglia, già parlamentare

Caterina Pinto, Università degli Studi di Napoli L’Orientale

Maurizio Giovanni Portaluri, Ospedale Perrino – Brindisi

Daniela Potenza, Università di Messina

Meron Rapoport, Giornalista per Local Call / 972 Mag

Maria Chiara Rioli, Università di Modena e Reggio Emilia

Paola Rivetti, Dublin City University

Angelica Romani, MIUR

Lucia Rostagno, già Università di Roma La Sapienza

Romana Rubeo, Managing Editor Palestine Chronicle

Deborah Russo, Università degli Studi di Firenze

Shukry Said, Giornalista per Migrare.eu

Nabil Salameh, Conservatorio Tito Schipa – Lecce

Nino Sergi, Organizzazione di Cooperazione e Solidarietà Internazionale

Luigi Sica, Università Suor Orsola Benincasa

Donatello Santarone, Università RomaTre

Simone Sibilio, Università Ca’ Foscari di Venezia

Giulio Silenzi, Consigliere Partito Democratico (PD)

Emanuele Sommario, Scuola Superiore Sant’Anna

Lucia Sorbera, University of Sydney

Silvia Stilli, Presidentessa AOI

Alessio Surian, Università di Padova

Francesco Tanzarella, Coordinamento Democrazia Costituzionale

Gianni Tognoni, Segretario Generale, Tribunale Permanente dei Popoli

Alberto Tonini, Università degli Studi di Firenze

Gabriel Traetta, Ministero dell’Istruzione

Massimiliano Trentin, Università di Bologna

Rossana Tufaro, Università di Roma La Sapienza

Daniele Vicari, Regista

Patrizia Zanelli, Università Ca’ Foscari di Venezia