Una storia di amore (finita male) lungo vent’anni, dall’inizio di questo millenni di storia della Cina. E insieme un viaggio nel cinema di Jia Zhang-ke che a essa si intreccia sin dall’esordio, con Pickpocket (Xiao Wu,1997), documentando nei destini sentimentali e storici dei suoi personaggi un paesaggio collettivo che muta insieme a loro, che è distruzione e costruzione rapide, costanti, implacabili. C’è nelle immagini del regista cinese la cifra di una memoria attiva che nel tempo del cinema coglie quello del mondo e nel suo flusso prova a restituirne passato e presente, un gioco di sliding doors dell’impossibilità. Caught By...