Doppio accordo per la Caterpillar di Jesi. A tre mesi dall’annuncio della multinazionale americana di dismettere il suo stabilimento marchigiano (220 dipendenti), i sindacati hanno raggiunto un’intesa che porterà alla reindustrializzazione del sito con garanzia di piena occupazione con la nuova proprietà.
Da un lato, con Caterpillar, si è riusciti a trasformare i licenziamenti collettivi in un percorso di cassa integrazione straordinaria per dodici mesi, dall’altro con i nuovi padroni della Imr sarà garantito il reimpiego de 189 dipendenti a tempo indeterminato attraverso il ricorso ad un periodo di 24 mesi di cassa straordinaria per riorganizzazione dove è previsto un anticipo economico da parte aziendale. Oltre a tutto questo, Fiom, Fim e Uilm hanno anche raggiunto l’accordo per quello che riguarderà i nuovi contratti, con ampie garanzie per i lavoratori assunti e un diritto di precedenza ai precari in caso di nuove assunzioni.
Nei prossimi giorni i piani saranno proposti al Mise per la chiusura definitiva degli accordi e l’inizio del nuovo percorso della fabbrica di Jesi, previsto per i prossimi mesi, con cambio della produzione da pistoni per macchine presa terra a un altro tipo di macchinari industriali. Soddisfazione per l’esito della vicenda da parte dei sindacati e degli stessi lavoratori, che ancora non hanno smontato il presidio davanti allo stabilimento: la loro salvezza arriva infatti dopo settimane di lotta durissima tra cortei e manifestazioni in città e a Roma.