Un post su twitter e un caso politico hanno rimesso al centro della scena brasiliana Caetano Veloso. Nel primo caso il musicista è stato accusato da Alexandre Frota, ex porno attore e conduttore di un talk show su alcuni reti tv legate alla destra brasiliana e alle chiese evangeliche, di essere un pedofilo. Lo compara a Kevin Spacey, accusandolo senza mezzi termini di essere omosessuale e di conseguenza di essere un molestatore anch’egli.

NON È LA PRIMA VOLTA che Frota lancia simili campagne denigratorie. Dopo la partecipazione a una serie di reality show, deve la sua popolarità proprio a questo tipo di “sparate”. Dichiaratamente omofobo, è legato a Jair Bolsonaro, ex parà che non nasconde mai la sua nostalgia per il tempo dei militari, dei quali auspica un prossimo ritorno. E non è una settimana a caso quella scelta da Frota per attaccare Veloso. Ha fatto molto parlare infatti l’annuncio che l’artista, oggi 75enne, il 30 ottobre si sarebbe esibito a São Bernardo do Campo, San Paolo, a sostegno del Movimento dei lavoratori senza dimora (Mtst), per lanciare la lunga marcia di protesta prevista per il giorno successivo.

NELL’ACCAMPAMENTO di São Bernardo do Campo vivono circa 7 mila famiglie. Cittadini, lavoratori, che sono costretti a vivere in una enorme tendopoli, come fossero profughi di guerra. Chiedono siano costruite case ed edifici popolari in grado di accoglierli. Il diritto negato all’abitare, in Brasile, è una vera e propria emergenza. Ci sono esperienze di questo tipo anche nel Paranà, o nello stato di Bahia, ma questo è l’insediamento più grande del paese.

 

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Il terreno su cui è sorto questo immenso campo è di proprietà di una grande impresa di costruzioni privata che lo ha ottenuto durante i lavori per la Mondiali di calcio del 2014. Da più di trent’anni è vuoto, però il valore del terreno, poco fuori la zona industriale di San Paolo, schiacciato tra i capannoni e un quartiere residenziale, è cresciuto notevolmente. Questi 78 mila metri quadri occupati dal 1 settembre di quest’anno, su un terreno di fatto privato, oggi sono sotto i riflettori anche grazie all’iniziativa di Caetano Veloso, che ai tempi della dittatura subì l’arresto e l’esilio.

APPENA DIFFUSA LA NOTIZIA dell’evento politico-musicale, il pubblico ministero Regina Celia Damasceno ha fatto di tutto per impedirlo. E la sua azione ha trovato sponda facile nella giudice Ida Ines del Cid, che non solo ha firmato l’ingiunzione per fermare la kermesse, adducendo questioni di sicurezza, ma ha informato gli organizzatori che in caso di disobbedienza sarebebro stati costretti a pagare una multa di 500mila reais (oltre 130 mila euro).

VELOSO E GLI ALTRI ARTISTI coinvolti, nomi del calibro di Sonia Braga e Aline Moraes, e rapper come Criolo e Emicida, alla fine hanno deciso di non suonare. Ma sono saliti ugualmente sul palco, sostenendo la battaglia di queste famiglie e invitando anche chi qui non abita ad unirsi al corteo. Così il 31 ottobre alle 9 di mattina un fiume di persone è partito dal campo e dopo oltre nove ore e circa 20 km percorsi ha raggiunto il palazzo del potere.

IL GOVERNO dello stato di San Paolo si trova così costretto a trovare una soluzione al più presto. I rappresentanti di Msts dopo un primo incontro svoltosi martedì al termine della marcia, vedranno ancora le autorità nelle prossime settimane. E se in principio la soluzione dello sgombero forzato poteva essere un’opzione valida per il governo, oggi questa appare molto meno praticabile. Al contrario, si pone la questione di dove sistemare 7mila famiglie. E visto che nelle stesse condizioni ce ne sono tantissime altre, c’è il timore che sulla scia di quanto sta accadendo a San Paolo situazioni analoghe possano proliferare. Quindi è anche nell’interesse delle autorità trovare una soluzione, come è stato candidamente dichiarato alla stampa da alcuni esponenti governativi.

QUANTO AL TWEET OFFENSIVO nei confronti di Caetano Veloso, il giudice Machado Vaccari ha intimato a Frota di eliminarlo, obbligandolo a pagare una multa per ogni giorno che resterà pubblico.