Theresa May ha probabilmente ottenuto un breve periodo di grazia personale, con il voto di martedì notte a Westminter, ma non ha risolto nulla sulle modalità della Brexit. Ieri, Bruxelles ha risposto seccamente alla pretesa britannica di rinegoziare (in quindici giorni) l’accordo di divorzio, discusso per due anni con Londra: «L’accordo non si tocca», ha ricordato il negoziatore Ue, Michel Barnier, «L’accordo è il solo e il migliore possibile» ha ribadito il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker. Il rischio, a meno di 60 giorni dal 29 marzo sera, giorno del divorzio, è sempre di più per un’hard Brexit, che penalizzerà...