Poliziotta uccisa in Francia, si indaga per terrorismo

È stata aperta ieri un’inchiesta per terrorismo dopo l’uccisione, nella città francese di Rambouillet, di una poliziotta. Alle 14.20 di ieri la donna di 49 anni, disarmata, è stata accoltellata due volte nella stazione di polizia da un uomo di 36 anni, di origini tunisine, sconosciuto ai servizi di intelligence. L’agente è morta poco dopo per le ferite riportate. Anche l’assalitore è morto, ucciso dai colpi di pistola sparati da un altro poliziotto.

Di lui si sa che era arrivato in Francia senza documenti nel 2009, per poi ottenere un permesso di soggiorno. Si era da poco trasferito nel distretto di Yvelines, a ovest di Parigi, teatro di altri due attacchi simili nel 2016 (due agenti uccisi da un uomo che si definì membro dell’Isis) e nel 2020 (l’insegnante Samuel Paty fu decapitato dopo aver mostrato in classe le vignette anti-musulmane di Charlie Hebdo).

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Femminicidio in Kuwait, le donne protestano

Si ritrovano nei parchi per protestare, evento raro quanto potente: le donne kuwaitiane reagiscono al femminicidio della giovane Farah Hamza Akbar, uccisa a coltellate e abbandonata di fronte a un ospedale a Kuwait City martedì dal 30enne Fahad Subhi Mohammed. Farah aveva rifiutato la sua proposta di matrimonio. La famiglia della giovane aveva già sporto denuncia due volte, senza successo: l’uomo era stato arrestato ma rilasciato poco dopo. Da martedì le donne si sono mobilitate contro la violenza di genere, i tanti casi simili e l’apatia del governo: per la legge l’omicidio di una sorella o della moglie è considerato reato minore, punito con un massimo di tre anni di carcere.

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Tre degli studenti rapiti in Nigeria sono stati uccisi

Sono stati trovati ieri senza vita i corpi di tre degli studenti sequestrati lo scorso martedì (il numero resta imprecisato, si ipotizza almeno 20) alla Greenfield University, nello stato nigeriano di Kaduna. Il villaggio di Kwanan Bature, dove è avvenuto il macabro ritrovamento, non è lontano dalla zona di Chikun in cui si trova l’ateneo. Nel dare conferma della notizia il governatore dello Stato Nasir el-Rufai in una nota ha parlato di «pura malvagità e disumanità», di «totale profanazione di vite umane da parte di entità vili, I banditi armati che rappresentano il peggio dell’umanità e devono essere combattuti a tutti i costi». Diversamente dagli stati confinanti, quello di Kaduna ha deciso di adottare la linea dura rispetto al fenomeno dei rapimenti di massa di studenti a scopo di estorsione: nessuna trattativa con i rapitori e soprattutto nessun riscatto.

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Un afroamericano ucciso dalla polizia in North Carolina

Andrew Brown, 42enne afroamericano, è stato ucciso dai poliziotti dello sceriffo di Elizabeth City, Carolina del Nord. Le autorità locali hanno detto di aver agito con un mandato di perquisizione per Brown, ma non hanno spiegato né le ragioni del mandato né quelle della sparatoria. Testimoni hanno dichiarato che la polizia ha sparato più volte mentre l’uomo cercava di scappare. La morte di Brown, a meno di 24 ore dalla condanna per omicidio di Chauvin, ha scatenato nuove proteste.

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La Camera dice sì allo Stato di Washington Dc. Il Senato non è d’accordo

La Camera, controllata dai democratici, ha approvato la legge per fare di Washington Dc il 51° Stato Usa. Da anni l’85% dei residenti di Dc chiede una rappresentanza paritaria al Congresso, ma si scontra con i repubblicani per i quali «non è nella Costituzione»: sostengono che il disegno di legge sia solo uno stratagemma democratico per avere più senatori, visto che Dc è in gran parte Dem.
Per Jody Hice, parlamentare repubblicano della Georgia, «Dc non merita diventare uno Stato perché non possiede una concessionaria di automobili». Al momento i residenti di Dc possono votare alle elezioni presidenziali, ma non hanno rappresentanza in Senato, nonostante abbiano una popolazione più numerosa di quella del Vermont e del Wyoming. Ora il disegno di legge è diretto al Senato, dove dovrebbe fallire, a meno che non si riesca a eliminare la regola del filibuster, mossa per la quale sarebbe sufficiente una maggioranza semplice. Al momento la cancellazione del filibuster sembra difficile ma non impossibile. Almeno due senatori democratici, Joe Manchin e Kyrsten Sinema, sarebbero contrari ma le loro ultime dichiarazioni suggeriscono posizioni ammorbidite.