Il grande affare degli appalti pubblici assegnati con procedure d’emergenza, così sospendendo controlli e norme di salvaguardia non riguarda solo le grandi opere come il Mose, l’Expò, la Tav. Anche opere minori ma non meno delicate e strategiche sono state costruite con il solito infame sistema. Il manifesto aveva già denunciato il caso del deposito provvisorio di scorie nucleari della centrale atomica di borgo Sabotino a Latina. Ora il mistero si infittisce di un nuovo inquietante capitolo. Seguendo infatti le tracce dell’appalto iniziale per la realizzazione del famoso deposito provvisorio pontino, indetto dalla Sogin, società al 100% dello Stato che...