Il segno lo ha passato molte volte, ma fino a tanto Bolsonaro non aveva ancora osato spingersi. Gettare fango sulla democrazia del proprio paese dinanzi a una cinquantina di ambasciatori stranieri, come è avvenuto lunedì, è infatti qualcosa di talmente grosso da far insorgere persino le forze conservatrici. «Bolsonaro disonora il Brasile», ha non a caso titolato O Estado de São Paulo, il quotidiano che rappresenta gli interessi del potere finanziario, parlando di «un atto assolutamente inedito e insolito, che offende le istituzioni nazionali, umilia il paese e riempie di vergogna l’intera popolazione». NON SI È TRATTATO “solo” di un...