Durante un evento organizzato dal Comitato nazionale democratico a Washington DC, Joe Biden ha promesso che, se i dem manterranno la maggioranza al Congresso dopo le elezioni di midterm, il primo disegno di legge che invierà a Capitol Hill sarà per cementare il diritto all’aborto a livello federale, codificando la sentenza Roe vs. Wade annullata dalla Corte suprema.

Biden si è poi rivolto direttamente ai giovani: «Rappresentate il meglio di noi. La vostra generazione non sarà ignorata e non tacerà». Da quando la Corte suprema ha rimesso nelle mani dei governi statali la possibilità di legiferare sull’aborto 17 stati hanno introdotto divieti e restrizioni, e altri potrebbero seguire, mentre le battaglie legali sono continue, e ogni settimana un tribunale locale si esprime su questo tema .

LA PROMESSA di Biden è un grande passo avanti per i dem, che a queste elezioni di midterm (l’8 novembre) devono confrontarsi con un ambiente politico difficile, caratterizzato da un’economia traballante, lo spauracchio della recessione, e il livello di inflazione più alto da decenni.
La perdita del diritto federale all’aborto, però, ha innescato una reazione politica, e sta motivando la base democratica ad andare alle urne, e più in generale sta avendo un impatto sulle donne Usa, anche repubblicane, che si sono registrate per andare a votare in numeri più alti del solito. Una tendenza in atto negli Stati uniti da più cicli elettorali, e che va di pari passo con la polarizzazione della politica Usa. I due partiti sono sempre più distanti, e allo stesso tempo a ogni elezione si parla di numeri di affluenza record. Il fine di entrambi i partiti non è più quello di cercare di portare dalla propria parte l’elettorato del partito opposto, ma di convincere la propria base a votare.

L’ANNULLAMENTO di Roe vs. Wade, però, è un tema che tocca trasversalmente tutte le donne e ha innescato connessioni inaspettate. Tanto da creare una rete di donne, con base in Messico, che distribuisce segretamente pillole abortive negli Stati uniti. Le attiviste che fanno parte di questa rete hanno scelto il nome evocativo di “fate delle pillole”; acquistano in Messico i farmaci abortivi e li portano oltre il confine nonostante l’impresa sia molto rischiosa, visto il duplice giro di vite degli stati Gop sull’aborto e sul passaggio dei confini.In Texas, in particolare, favorire l’aborto è considerato un reato che comporta lunghe pene detentive.

Nell’ultimo anno la situazione del diritto all’aborto in Messico e negli stati Usa a guida repubblicana si è ribaltata: nel settembre 2021 la Corte suprema messicana ha depenalizzato l’aborto, mentre proprio nello stesso mese il Texas si muoveva nella direzione opposta, approvando la legge nota come Sb8, che vieta quasi tutte le Ivg dopo la sesta settimana. È da allora che le associazioni messicane, appena uscite da una situazione simile, hanno iniziato a fornire gratuitamente le pillole abortive alle donne in Texas.