Putin minaccia da Mosca e Biden risponde indirettamente da Varsavia confermando il suo supporto incondizionato all’Ucraina: «Il sostegno a Kiev è solido come una roccia, e difendere ogni centimetro della Nato è un impegno sacro, ogni attacco contro uno di noi è un attacco a tutti» ha rilanciato il presidente americano dopo il blitz di lunedì a Kiev.

LA VISITA di Biden in Ucraina non ha lasciato indifferente il Cremlino che in mattinata ha agitato ancora una volta la minaccia nucleare. A Varsavia Biden non ha risposto per le rime al discorso alla nazione fatto da Putin qualche ore prima.

Eppure, ad un certo punto, rivolgendosi al popolo russo vi ha fatto riferimento: «Oggi parlo un’altra volta ai russi. Gli Stati Uniti e i Paesi europei non vogliono controllare o distruggere la Russia. L’Occidente non sta pianificando di attaccare la Russia, come Putin ha detto oggi. Questa guerra non è stata necessaria, è una tragedia. Ed è stato Putin a volerla». Sempre sul presidente russo Biden ha detto: «Putin pensava che ci saremmo arresi: sbagliava. L’Europa è stata messa alla prova. Noi continueremo a difendere la democrazia a tutti i costi. Putin dubita ancora della nostra capacità di resistere, ma noi non ci stancheremo mai. Un dittatore vuole ricostruire un impero, ma non sarà mai in grado di farlo. L’Ucraina non sarà mai, mai sconfitta dalla Russia. Gli autocrati non vanno accontentati, vanno combattuti».

«Mr. Biden, mandi gli F-16 all’Ucraina» era invece lo slogan di uno striscione montato di fronte al Palazzo della Cultura e della Scienza − monumento simbolo della capitale polacca − non lontano dall’Hotel Marriott dove ha alloggiato Biden dopo essere entrato in Polonia dall’Ucraina in treno.

Verso l’una di pomeriggio di ieri il presidente Usa ha lasciato il suo albergo recandosi presso la sede della Cancelleria del Presidente della Repubblica per incontrare il suo omologo polacco, Andrzej Duda, espressione della maggioranza della destra populista di Diritto e giustizia (Pis). Più tardi nel pomeriggio Biden si è poi rivolto alla nazione polacca in un discorso pubblico all’aperto presso i portici Kubicki ai piedi del Castello Reale, nel centro storico di Varsavia.

UN EVENTO molto sentito in tutto il paese. Traffico in tilt e almeno 4.000 poliziotti impegnati per garantire l’incolumità di Biden e del suo staff. Per partecipare all’incontro era necessario compilare un modulo online preparato dall’ambasciata Usa in Polonia. Chi non ce l’ha fatta a registrarsi si è dovuto accontentare di seguire l’incontro sul proprio smartphone nella zona intorno al castello.

Il governo locale a guida Pis invece non ha perso l’occasione per pavoneggiarsi della seconda visita di Biden in Polonia nel giro di meno di un anno: «A Ovest dominava la convinzione che l’amministrazione Biden avrebbe attribuito un peso maggiore alla collaborazione con Germania e Francia. E invece è cosi che in questa parte del mondo la Polonia si è ritrovata essere il più importante alleato degli Stati Uniti», ha commentato il numero due del ministero degli esteri polacco Piotr Wawrzyk.

TRA IL PUBBLICO anche Lech Wałęsa, ex leader di Solidarność, il primo sindacato libero dell’Europa orientale: «Abbiamo quasi la stessa età. Al suo posto la mia mente e il mio corpo non reggerebbero. Lui invece resiste. E per questo che lo ammiro», ha commentato così la figura di Biden il sindacalista polacco e premio Nobel della Pace. «L’Ucraina deve vincere e per questo la aiutiamo. L’Ucraina vincerà e la Russia se ne andrà con vergogna», ha dichiarato Duda.