Parlando da Madrid a margine della riunione Nato, Joe Biden ha dichiarato di volere sostenere un’eccezione delle regole del Senato per eliminare la pratica dell’ostruzionismo, nota come filibuster, al fine di consentire l’approvazione di una legge che codifichi il diritto federale all’aborto.
La notizia è stata accolta con un sospiro di sollievo e un’apertura alla speranza da parte di politici dell’ala più a sinistra, e della base. «Finalmente», ha twittato l’attivista per i diritti civili Derrey, «Questo è parlare», ha scritto sempre su Twitter Alexandria Ocasio-Cortez.

Il filibuster è uno dei problemi principali di Biden e della sua amministrazione, in quanto sta bloccando gran parte delle leggi proposte dai democratici. Fino ad ora il presidente è stato contrario a intraprendere questo passo per non creare un pericoloso precedente che potrebbe poi ritorcersi contro i progressisti nel caso, non troppo improbabile, di una sconfitta dei democratici al midterm, che perderebbero la già risicata maggioranza alla Camera alta. La richiesta di un’azione del Congresso che passi per la sospensione del filibuster, però, ora non arriva solo dall’ala sinistra del partito, ma anche dalle piazze.

Il presidente ha anche annunciato un incontro con i governatori per stabilire quanto la sentenza della Corte suprema – il cui comportamento ha definito «oltraggioso» – abbia «influito sul diritto alla privacy», e decidere i prossimi passi per «trasformare in legge Roe vs. Wade». Il Congresso dovrà poi votare «e se l’ostruzionismo si intromette, fare un’eccezione».

Il filibuster si può bloccare solo con un voto da parte di 60 senatori, l’eccezione consisterebbe nel riabbassare la soglia alla maggioranza semplice di 51 voti che i dem hanno, teoricamente, al Senato. Bisognerà ora vedere come voteranno i senatori democratici Joe Manchin time Kyrsten Sinema, più vicini al Gop che al loro partito, fino ad ora contrari alle modifiche sull’ostruzionismo.
Biden si è detto disposto a fare questo passo «per codificare in tutto il paese il diritto alla privacy, e non solo il diritto all’aborto».