Donazioni, partite di beneficenza, campagne di raccolta fondi, appelli attraverso i social network. I quasi 8,5 milioni di ettari (le dimensioni della Scozia) ingoiati dal fuoco in Australia nei giorni scorsi, con 26 morti, feriti e milioni di animali uccisi hanno scosso le coscienze di tanti campioni dello sport, che in queste ore si stanno attivando per un sostegno concreto alle vittime degli incendi, sulla scia delle stelle di cinema, musica e spettacolo, da Russell Crowe a Nicole Kidman, Elton John e Kyle Minogue. Soprattutto le stelle del tennis che si trovano già nell’emisfero australe per la prima prova stagionale del Grand Slam, l’Australian Open. E dunque Roger Federer, Rafa Nadal, Serena Williams, Naomi Osaka, Caroline Wozniacki, Stefanos Tsitsipas, l’australiano Nick Krygios hanno annunciato la loro presenza in un evento benefico, l’Australian Open Rally for Relief, alla Rod Laver Arena di Melbourne il 15 gennaio, una serie di partite per raccogliere fondi per l’emergenza e la ricostruzione.

Un’iniziativa che ha anticipato la decisione del massimo organismo del tennis mondiale, l’Atp, di far giocare l’Australian Open, al via il 20 gennaio sempre a Melbourne, anche se Novak Djokovic, numero due al mondo della classifica e presidente del sindacato dei tennisti, si era detto contrario per i pericoli dovuti alla qualità dell’aria, considerata dagli esperti come la più inquinata al mondo, dopo giorni di incendi. E sempre nel tennis si continuano a raccogliere fondi: Krygios, noto nel circuito e nell’ambiente sportivo per la sua fama di bad boy, con vari episodi di insofferenza in campo e polemiche con i colleghi, ha deciso di donare 200 dollari per ogni ace (punto diretto al servizio) nei suoi primi tornei stagionali. Sulla scia di Krygios la sua connazionale e numero uno al mondo del tennis femminile, Ashleigh Barty, che ha devoluto alla Croce Rossa per un aiuto alle vittime il premio in danaro per il torneo vinto a Brisbane, circa 360 mila dollari. E soldi per ogni ace dei tennisti australiani sono stati promessi dalla federazione tennistica del Paese devastato dal fuoco e anche dagli organizzatori (62 euro per ogni ace) dell’Atp Cup, in corso a Perth. Mentre la russa Maria Sharapova ha staccato un assegno da 18 mila dollari e anche consegnato dieci paia della sua collezione griffata di scarpe da piazzare all’asta (206 dollari l’una), con i fondi destinati ai soccorsi.

Ma la campagna di sostegno al popolo australiano non si ferma al tennis. La colonia di cestisti australiani nella Nba, la principale lega al mondo di basket, tra cui le star Ben Simmons (Philadelphia 76ers) e Patty Mills (San Antonio Spurs, la squadra dell’italiano Marco Belinelli), ha messo assieme 750 mila dollari per sostenere i loro connazionali nella lunga opera di ricostruzione. Sempre nel basket c’è il giovane talento americano LaMelo Ball che ha versato un mese di stipendio alla causa, poi la cestista australiana Liz Cambage che ha attivato una raccolta fondi online attraverso GoFundMe, con l’invito a donare attraverso un video sul suo profilo ufficiale Twitter. Ed è stato messo all’asta il berretto verde che la leggenda del cricket australiano, Shane Wame, ha utilizzato durante la sua carriera, con cifra che sfiora i 350 mila dollari.
La maratona di beneficenza include anche il campione americano di arti marziali Jorge Masvidal, tra donazione in danaro e aiuto sul territorio, al fianco degli australiani. E ha promesso una mano, con una donazione e i proventi della sua tuta messa all’asta dopo il Gran Premio di Australia di F.1 anche il pilota di casa Daniel Ricciardo (corre per la Williams). E proprio la Formula 1, come il tennis, si interroga sulle conseguenze a breve termine per la lunga serie di incendi che ha messo in ginocchio l’Australia, meditando anche il rinvio della prima prova del campionato mondiale 2020, che prenderà il via dal 13 marzo sul circuito di Albert Park, a Melbourne.