Dopo il colpo di stato dei militari in Myanmar si complica la posizione di Aung San Suu Kyi, leader della Lega nazionale democratica e premier de facto del paese (non poteva esserlo ufficialmente perché la legge birmana vieta a chi è sposato a stranieri di avere incarichi pubblici): ieri i militari l’hanno incriminata per la presunta importazione illegale di ricetrasmittenti. I «walkie-talkie» sarebbero stati rinvenuti nell’abitazione della 75enne consigliera di Stato birmana nel corso di una perquisizione delle forze dell’ordine: secondo la polizia, come riportato da Agenzia Nova, i dispositivi sarebbero stati «importati illegalmente e usati senza permesso». Ora rischia...
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