Attacco al parco giochi, quattro bambini feriti: la destra contro i migranti
Francia Un rifugiato siriano cristiano accoltella dei minori e due anziani a Annecy, mentre il governo è al lavoro sulla riforma delle leggi sull'immigrazione. Destra scatenata, ma per l'esecutivo non è atto terroristico
Francia Un rifugiato siriano cristiano accoltella dei minori e due anziani a Annecy, mentre il governo è al lavoro sulla riforma delle leggi sull'immigrazione. Destra scatenata, ma per l'esecutivo non è atto terroristico
Quattro bambini, tra i 22 mesi e i tre anni (uno olandese un altro inglese), sono stati feriti gravemente con un coltello ieri verso le 9,40 in un’area giochi del parco dell’Europa, sul lago di Annecy, in Savoia. Due erano tra la vita e la morte ieri sera. Feriti anche due adulti, di 78 e 70 anni, quest’ultimo in pericolo di vita.
Il sospetto, subito arrestato dalla polizia, è un siriano nato nel 1991, che secondo i documenti che aveva su di sé – in via di verificazione – aveva lo statuto di rifugiato in Svezia dal 2013 e in Francia aveva presentato il 28 novembre 2022 una nuova domanda di asilo, che era stata respinta il 26 aprile scorso: aveva già un permesso valido in tutta l’area Schengen. In un video di un minuto e mezzo dell’attacco filmato da un passante, si sente l’uomo gridare in inglese due volte «in nome di Gesù Cristo».
SU DI LUI sono state trovate immagini della Madonna e una croce cristiana. La Procura di Annecy per ora non ha rilevato «nessun movente terrorista apparente». L’uomo, Abdelmasih H., senza tetto, non sembra avere precedenti giudiziari né psichiatrici. L’inchiesta ha escluso la presenza di un altro attentatore. «Un attacco di vigliaccheria assoluta», per Emmanuel Macron.
L’Oeuvre de l’Orient, che riunisce i cristiani d’oriente, dopo aver condannato l’attacco ha espresso la speranza che «questo atto ignobile non abbia ripercussioni su tutti i rifugiati che vivono in Francia». La prima ministra Elisabeth Borne e il ministro degli interni Gérald Darmanin si sono recati a Annecy. Borne, «sconvolta» dall’«atto odioso, inqualificabile», con «tutto il paese in stato di choc», ha invitato a mantenere la calma, è «il momento dell’unità, da rispettare».
Ma mentre Darmanin deve presentare a breve una nuova legge sull’immigrazione, la destra è subito intervenuta sul tema: per il presidente della regione Rhône-Alpes-Auvergne, Laurent Wauquiez (Lr, che sogna la candidatura alle presidenziali del 2027), «l’orrore, ancora». Eric Ciotti, presidente di Lr, ha reagito in fretta: «L’assalitore ha un profilo di immigrato, bisognerà trarne tutte le conseguenze, senza ingenuità, con forza e lucidità».
MARINE LE PEN prudente, ha espresso «spavento», ma i suoi luogotenenti sono partiti in guerra contro i migranti, chiedendosi come «impedire la circolazione» dei rifugiati politici nello spazio Schengen: «Crepiamo per questa immigrazione», ha detto uno, «tra folli e migranti, arriva gente che non ha niente da fare qui», ha aggiunto un’altra.
La sinistra se l’è presa con la maggioranza, in particolare la capogruppo Renaissance all’Assemblée nationale, Aurore Bergé, accusata di «strumentalizzare» la tragedia: ha affermato che mentre in Francia dei bambini sono accoltellati in Parlamento si svolge «una battaglia di straccivendoli» attorno alla riforma delle pensioni. Ieri, il gruppo Liot ha ritirato la proposta di legge di abrogazione del passaggio dell’età pensionabile a 64 anni, perché la presidenza dell’Assemblée l’ha svuotata di senso.
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