Oggi elezioni anche in Ungheria, amministrative. La novità è che l’opposizione si presenta compatta in molti comuni: il premier Viktor Orbán rischia di perdere la capitale Budapest e alcune altre grandi città. Si eleggono oltre 3.100 sindaci e 16mila assessori con sistema maggioritario, e le assemblee provinciali con liste di partito. L’opposizione ha speranze di vincere contro il candidato del partito del Fidesz solo dove presenta un solo sfidante, appoggiato da tutti i partiti, in alcuni casi anche da Jobbik (nazionalisti di destra).

A Budapest, contro il settantunenne sindaco in carica Istvan Tarlos correrà Gergely Karácsony, sindaco rionale uscente di Zugló, 44 anni, dei Verdi, che si è imposto con le primarie fra tutti i partiti d’opposizione ed è sostenuto dai partiti di sinistra, liberali e verdi. Promette una città libera e verde, di tassare gli immobili di lusso e utilizzare i proventi per alleviare la carenza di alloggi, di ridurre il sovraffollamento di turisti e rendere gradualmente gratuita la rete dei trasporti pubblici.

La campagna elettorale è stata tra le più scorrette della storia di Ungheria condotta senza risparmiare colpi bassi tra sesso, droga e intercettazioni.