Due romanzi russi, più o meno di metà Ottocento, hanno per titolo interrogativi impellenti: Di chi è la colpa? e Che fare?. In forma di domanda, indicano bene la singolare funzione che la letteratura russa fu chiamata a svolgere, volente o meno, nel corso di quel secolo: scrutare la realtà facendo ricorso a strumenti concettuali presi dall’ambito dell’etica e della critica sociale. Del secondo testo si sa molto: scritto da Cernyševskij in galera nel 1863, Che fare? sarebbe diventato un vademecum per diverse generazioni di rivoluzionari russi, fino a venire considerato dagli avversari il «corano del nichilismo». Il suo titolo...