Al Shabaab all’offensiva in Somalia, un soldato Usa ferito gravemente
«Tre soldati delle forze speciali somale (denominate Danab) sono morti, altri due sono rimasti feriti e un ufficiale Usa è stato gravemente ferito», ha dichiarato all’agenzia Reuters Mohamed Ahmed Sabriye, […]
«Tre soldati delle forze speciali somale (denominate Danab) sono morti, altri due sono rimasti feriti e un ufficiale Usa è stato gravemente ferito», ha dichiarato all’agenzia Reuters Mohamed Ahmed Sabriye, […]
«Tre soldati delle forze speciali somale (denominate Danab) sono morti, altri due sono rimasti feriti e un ufficiale Usa è stato gravemente ferito», ha dichiarato all’agenzia Reuters Mohamed Ahmed Sabriye, responsabile delle comunicazioni della regione di Jubbaland. Secondo il portavoce del Comando per l’Africa degli Stati uniti (Africom), il colonnello Christopher Karns, «un soldato americano ha subito ferite non mortali a causa di un attacco subito anche con colpi di mortaio».
Secondo la stampa locale, ieri mattina un auto-bomba è esplosa al passaggio di un convoglio militare vicino alla base delle forze speciali di Jana Cabdalle, a circa 60 km dalla città portuale di Kisimayo,Il bilancio è ancora da verificare, ma il gruppo jihadista Al Shabaab, legato al network di al-Qaeda, nella rivendicazione diffusa in serata dal portavoce Abdiasis Abu Musab sostiene di aver «attaccato le forze statunitensi e quelle speciali somale con un’autobomba suicida, uccidendo 4 ufficiali Usa, 16 militari delle forze speciali, 12 soldati somali e distruggendo 3 mezzi corazzati».
L’attacco di ieri si aggiunge a quello dello scorso venerdì quando dozzine di persone sono morte a seguito di scontri tra abitanti dei villaggi e alcuni combattenti jihadisti nella Somalia centrale. Cinque ore di combattimenti feroci che hanno portato alla morte di almeno 30 persone, tra cui almeno 15 miliziani del gruppo Al Shabaab. Secondo il portavoce della regione centrale di Galmudug, Osman Isse Nur, «gli abitanti dei villaggi hanno scelto di combattere i militanti per difendere il loro bestiame dai terroristi».
Nell’ultimo periodo, infatti, la popolazione locale, esausta da carestia e fame, sta cominciando a richiedere al governo somalo armi per difendersi dalle continue incursioni del gruppo jihadista. s.m.
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