Troppo poco e troppo lento. Quando si chiede ai romagnoli un parere sulla ripartenza post-alluvione, questa è la risposta ricorrente. Da quel maggio del 2023 in cui piogge eccezionali hanno devastato l’Emilia-Romagna è passato un anno, ma i segni della tragedia ci sono ancora tutti. E, passate le fasi della paura e dell’orgoglio, nei territori si respira amarezza. Sulla causa di quell’evento meteorologico estremo si dibatte ancora. Un pre-print del World Weather Attribution, ovvero uno studio non sottoposto a revisione, stimava il tempo di ritorno di un fenomeno del genere in 200 anni, e non trovava prove della correlazione col...