Torna in azione il Movimento No Base, per una due giorni tesa a informare la collettività delle decisioni prese dal governo Meloni per la realizzazione di una gigantesca base militare dell’Arma dei carabinieri all’interno del Parco di San Rossore.

“Il progetto presentato parla chiaro – osserva il consigliere comunale pisano Francesco ‘Ciccio’ Auletta – non ci sono margini per gli inganni della propaganda per una base ‘light’, per una base ‘diffusa’, per una base ‘a impatto zero’. Qui si tratta di mezzo miliardo di euro per una imponente infrastruttura militare da 140 ettari nel cuore del Parco e a Pontedera, con a corredo tutta la parte civile, dagli appartamenti per le centinaia di militari a tutto ciò che sarà previsto e su cui ad oggi non abbiamo ancora dettagli precisi”.

Il rilancio della mobilitazione del Movimento No Base ha permesso di riaccendere i riflettori sulla ulteriore militarizzazione del territorio pisano, già saturo di infrastrutture a partire dalla base Usa di Camp Darby: “In commissione parlamentare ambiente territorio e lavori pubblici sono stati presentati due emendamenti da M5s e Avs – rivela Auletta – emendamenti che finalmente accolgono la posizione del Movimento, con la richiesta al governo di stralciare l’articolo relativo alla base dei carabinieri e al primo stanziamento di 20 milioni di euro per aprire i cantieri”.

Anche il Pd ha presentato un emendamento, giudicato però solo di facciata dai No Base: “I parlamentari dem non mettono in discussione l’infrastruttura militare all’interno del Parco e a Pontedera – tira le somme il consigliere comunale di ‘Una città in Comune’ e Rifondazione – del resto il via libera è stato dato anche dal presidente regionale Giani e dal presidente dell’Ente Parco Bani, entrambi del Pd. Così ci si limita a chiedere che gli interventi avvengano ‘senza aumenti di cubatura o consumo di suolo rispetto al patrimonio edilizio esistente’ all’interno del Parco”.

La due giorni parte dal litorale, con gli attivisti No Base che partendo dal Bagno Lido di Tirrenia oggi pomeriggio (ore 16) faranno informazione diffusa “su come il governo intende sprecare i soldi pubblici per alimentare l’economia di guerra – spiega Fausto Pascali – invece che dare ascolto alle priorità sociali ed economiche del paese”. A sera momento di incontro ai Tre Pini, per una discussione che andrà avanti anche domenica dalle 15: “Presenteremo alla città quanto scoperto nelle ultime settimane, in vista delle campagne di sensibilizzazione dei prossimi mesi. Poi alle 18 ci sarà un approfondimento sui legami tra crisi economica, produzione bellica e l’hub militare toscano, con Mario D’Acunto autore di un saggio su capitalismo e riscaldamento climatico, e Alice Pistolesi giornalista dell’ Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo. Da ricordare infine che anche a Pontedera, grazie a una puntuale mozione di Denise Ciampi di Pontedera a Sinistra (Si e Prc), si è iniziato finalmente a discutere della mega base militare”.