Sottoscritto ieri a Firenze un protocollo sugli appalti fra Cgil, Cisl e Uil e Comune con lo scopo di evitare che si ripetano situazioni come quella del cantiere Esselunga in cui morirono cinque operai con tantissime ditte – anche individuali – e una rete inestricabile di subappalti.

«Rappresenta una buona notizia, in piena continuità e coerenza con i protocolli per i lavori del Giubileo a Roma e quello sottoscritto poco tempo fa a Bologna – così i segretari generali della Fillea Cgil nazionale Alessandro Genovesi e quello di Firenze Marco Carletti – è la migliore risposta che si poteva dare dopo i drammatici fatti del cantiere Esselunga, non solo per le tutele aggiuntive all’attuale Codice che riguardano gli appalti pubblici, ma anche per gli impegni e strumenti, che dovranno nei prossimi mesi diventare operativi, per gli appalti privati di grandi dimensioni. Sono frutto anche delle lotte degli edili che hanno obbligato il governo, poche settimane fa, a modificare l’articolo 29 del Dlgs 276/2003 reintroducendo l’obbligo di applicare i trattamenti stabiliti dai contratti nazionali firmati dalle organizzazioni più rappresentative lungo l’intera filiera».

«A questa novità – spiegano Genovesi e Carletti – rappresentata dal ruolo attivo del Comune nel verificare le tutele negli appalti privati si aggiungono altri importanti impegni: la proceduralizzazione delle verifiche, in capo ai Responsabili unici del procedimento (Rup), per la parità di trattamento e rispetto dello stesso ccnl tra lavoratori in appalto e subappalto; la prevalenza dell’offerta economicamente più vantaggiosa invece che del massimo ribasso; la riduzione del ricorso al subappalto e subappalto a cascata».