I ribelli Houthi avrebbero iniziato ieri a ritirarsi da tre città portuali nell’ovest dello Yemen paese, Hodeida, Salif e Ras Issa. Era esattamente quello che chiedevano le Nazioni unite, nel rispetto dell’accordo siglato in Svezia lo scorso dicembre da una delegazione houthi con le forze del governo yemenita riconosciuto dalla comunità internazionale del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi.

Uno dei leader houthi, Mohammed Ali al Houthi, precisa che si tratta di un «ritiro unilaterale», causa il «rifiuto» opposto dalla coalizione filo-governativa guidata dall’Arabia saudita di attuare questa parte dell’accordo, essenziale per l’ingresso degli aiuti umanitari nel paese, in preda al conflitto dal 2015.

Il ridislocamento delle forze Houthi avverrà sotto la supervisione di una missione di osservatori Onu guidata dal generale danese Michael Lollesgaard.