Per Liberi e uguali quello di domani sarà un venerdì di passione. Ma non è affatto chiaro se alla fine ci sarà la resurrezione. A Roma alle dieci e mezza, alla sala delle Carte geografiche, si riunisce il coordinamento nazionale di Mdp per decidere che fare della moribonda Leu. Sulla carta la lista in questi giorni avrebbe dovuto celebrare il congresso per trasformarsi in partito.

Non facile raccontare il ginepraio in cui si sono andati a cacciare i protagonisti, e il paradosso è che l’hanno fatto restando fermi. Dopo settimane di silenzio ieri il coordinatore Mdp Roberto Speranza, dall’Huffington post, ha sferrato un attacco a Piero Grasso e ai ’soci’di Sinistra italiana. Il presidente alimenterebbe «una cultura del sospetto attorno ad un fantasioso ritorno nel Pd a cui nessuno di noi pensa», cosa «ancora più grave da parte di chi così sta rinunciando a svolgere una funzione di garanzia per tutti», «Voglio ricordare a Grasso e a tutti che siamo gli unici ad aver dato la disponibilità reale a superare Mdp per costruire un partito nuovo». Quanto a Si, se «il Pd ha fallito» è «altrettanto sbagliata la strada di una semplice riunificazione nell’ennesimo cartello elettorale di tutte le forze della sinistra radicale e antagonista», opzione che Fratoianni&Co hanno adottato nell’ultima direzione «senza alcun confronto condiviso, noi diciamo no. Essa è in contraddizione con lo spirito originario dello stesso progetto di Leu». Insomma avanti da soli verso «la sinistra popolare»: ma né con il Pd né con Rifondazione comunista, alla quale Si si sta avvicinando in vista delle europee.

In Mdp le posizioni però sono diverse. C’è chi sta con Grasso, come il senatore Francesco Laforgia: «È arrivato il momento di rimuovere le ipocrisie e i falsi problemi che hanno impedito, strumentalmente, di costruire il partito che avevamo promesso», ha replicato annunciando per domani una «operazione verità» che suona tanto come l’avvio di una spaccatura. Dall’altra parte invece c’è anche chi guarda davvero al Pd, aspetta la conclusione del congresso e non ritiene di doverlo nascondere.

Mentre Mdp decide della sua sorte, un pezzo della base di Leu, stanca del traccheggiamento al vertice, ha convocato proprio per il pomeriggio di domani, a Sesto San Giovanni (alle 20 e 30 allo Spazio Arte) un’assemblea di Leu del Nord, alla quale ha invitato Grasso. Fra loro militanti di Mdp e di Si. L’intenzione è quella di andare avanti a prescindere dalle indicazioni di Roma. «Nessuna contrapposizione con la contemporanea direzione di Mdp. Anzi, apprendo con piacere che anche Speranza resta nel progetto insieme a Grasso», dice Claudio Mezzanzanica, coordinatore di Leu di Varese e fra i promotori dell’iniziativa. «Lo invito a raggiungerci e a trovare con noi le modalità per proseguire, evitando di infilarci ora in una dinamica congressuale: sarebbe suicida». Il titolo dell’incontro è chiaro: «Liberi e uguali, un partito».