«Il centrosinistra a Bari non deve pensare a vincere a tutti i costi: deve guardare i volti più che i voti, deve convincere prima di vincere, non deve perdere l’anima». Le parole di Nichi Vendola in piazza Prefettura a Bari, a sostegno della candidatura di Michele Laforgia, sono un classico dell’oratoria dell’ex presidente della Regione Puglia. Eppure, ben si adattano bene al momento. Dicono del sentimento che circola nel capoluogo pugliese a pochi giorni dalle primarie, quando gli arresti hanno sconquassato il centrosinistra regionale e rischiano di far saltare il banco delle alleanze per le elezioni comunali.

Il ragionamento di Vendola, che all’ultimo congresso di Sinistra italiana è stato acclamato presidente del partito, ha un significato particolare anche perché a pronunciarle è chi ha creduto in Michele Laforgia ancora prima che il Movimento 5 Stelle decidesse di sostenerlo. Da quello che trapela dalle prime file del lato sinistro della coalizione, peraltro, il fatto che i pentastellati decidessero di tirarsi fuori dalle consultazioni primarie di domenica prossima era del tutto inatteso: è avvenuto a freddo e senza alcun preavviso. Ciò genera grande confusione nella coalizione che all’interno del centrosinistra stava sostenendo

Laforgia: ieri sera in piazza a sostegno dell’avvocato barese c’erano anche bandiere del Partito democratico.

Vendola ha chiuso il suo comizio, proprio prima di lasciare la parola a Conte, invitando all’unità la coalizione. E lanciando un avvertimento a chi agita la questione della legalità come una clava: «Non c’è nessuno che possa fare la lezione a noi. I clan li abbiamo sfidati, quartiere per quartiere, città per città, mentre altri facevano finta di niente». Ma sia a Bari che nelle segreterie romane circola la consapevolezza che anche che le inchieste pugliesi sono destinate comunque a produrre qualche effetto negli equilibri politici. Ecco perché, a questo punto, dopo la rottura di Conte, tutti gli occhi sono puntati proprio sul Pd. Perché è il maggiore azionista dell’alleanza, che si tratti del centrosinistra o del campo largo coi 5 Stelle, che adesso deve decidere come reagire agli eventi delle ultime 24 ore.