«Valerio è una ferita che non si chiude mai» dicono le attiviste e gli attivisti dei movimenti nei quartieri romani di Tufello e Monte Sacro. La maggior parte di loro, però, Valerio Verbano non l’ha conosciuto di persona. Per 40 anni la memoria del giovane militante di Autonomia Operaia ucciso dai fascisti nel 1980 è stata l’occasione per coniugare al presente la battaglia contro ogni fascismo.

In quel pezzo di Roma, dove i muri raccontano una storia di parte, ma anche nel resto della città, che ogni 22 febbraio si riversa in massa di fronte alla casa in cui il ragazzo viveva con i genitori, Carla e Sardo, in via Monte Bianco. Oggi alle 15 proprio lì sarà deposto un fiore. Un’ora dopo partirà il corteo che colorerà di rosso, come ogni volta, le strade del quartiere.

Alle 20, invece, in piazza Sempione è previsto un grande concerto. Si esibiranno Muro del Canto, Colle Der Fomento, Los3Saltos, Kento, Il Nano, Radici Nel Cemento, Bestie Rare.