Dodicesima esecuzione dall’inizio dell’anno negli Stati uniti e quarta per il Texas; Larry Swearingen, che fino all’ultimo ha sostenuto di non aver commesso lo stupro e l’omicidio della 19enne Melissa Trotter nel 1998, è stato giustiziato con un’iniezione letale nella prigione di Huntsville.

Swearingen, 48 anni, era stato arrestato tre giorni dopo la scomparsa di Trotter nel dicembre 1998; i suoi avvocati hanno sostenuto per due decenni che le prove scientifiche del caso fossero insufficienti e non portassero a Swearingen, ma la Corte Suprema ha negato la sospensione dell’esecuzione.

L’uomo ha rilasciato una dichiarazione al Washington Post poco prima di essere ucciso: «Oggi lo Stato del Texas ha ucciso un uomo innocente». E ha accusato il sistema giudiziario del Texas: «Sono certo che la mia morte possa essere un catalizzatore per cambiare il folle sistema legale del Texas».

Innocent Project, la no profit che si batte per riformare il sistema di giustizia penale e si occupa di aiutare i condannati a morte a provare la propria innocenza attraverso il test del Dna, ha impiegato anni nel tentativo di salvare Swearingen. Come riportato da The Intercept nel 2017, il Texas non ha eseguito i test del Dna necessari ad avere la certezza della sua colpevolezza.

Kristin Houle, direttore esecutivo della Coalizione del Texas per abolire la pena di morte, ha dichiarato: «È un giorno triste per la giustizia in Texas. Larry Swearingen si unirà a diverse altre persone messe a morte dallo Stato nonostantecredibili prove di innocenza».