A gli inizi di maggio (il 6) su questo giornale Filippo Barbera ha introdotto nel lessico politico un’icastica espressione, «sinistra per procura», per indicare la risultante di un’operazione condotta dai margini «coraggiosi» del campo largo onde immettere contenuti di pensiero e azione radicale nel corpo centrale della coalizione. Vorrei aggiungere qualche altra considerazione a quelle, già critiche, di Barbera. Può una «sinistra per simmetria» funzionare davvero come «sinistra per procura»? Dipende dalle possibili utilità marginali. La «sinistra per simmetria, infatti, proprio come nella teoria economica detta (impropriamente) neoclassica, che è poi il fondamento della sua pratica di politica economica e sociale,...