Oggi è il 27 agosto 2024. Sono dieci anni che mi chiedo come sarà, come saremo combinati, in questo preciso momento. Un decennio è un tempo sufficiente, quasi obbligato, per azzardarsi a fare bilanci e tirare conclusioni. Lo dico subito, non ci provo nemmeno. L’ultima volta che ho sentito Giorgio Salvetti, mio amico fraterno e compagno di banco al manifesto – ciò che restava della redazione milanese – era il 26 agosto 2014. La sera del suo 42 esimo compleanno, si stava preparando per andare fuori a mangiare. Ci siamo fatti gli auguri a vicenda, le mie vacanze stavano finendo...