Alle manifestazioni di giubilo che hanno attraversato le strade di Algeri lunedì sera, subito dopo l’annuncio del presidente Bouteflika che rimandava le elezioni del 18 aprile e rinunciava al quinto mandato presidenziale, è subentrata la riflessione sulla portata reale di queste decisioni. Soddisfazione ovviamente dei partiti di governo, che non sarà più guidato da Ahmed Ouyahia ma dal suo ministro dell’interno Noureddine Bedoui, che già aveva un ruolo pubblico di rilievo nel sostituire spesso il presidente Bouteflika nelle occasioni alle quali non poteva partecipare. Negative le reazioni dell’opposizione, soprattutto quelle del movimento «22 febbraio» che ha già rilanciato una manifestazione...