Con l’impegno a farla finita con il «colonialismo economico e culturale» è nata ieri in Benin l’Alliance pour la patrie (App), alleanza politica promossa da partiti di sinistra a conclusione di un percorso iniziato nel settembre 2019. L’assemblea costitutiva si è tenuta nella sala conferenze di un hotel di Cotonou – la diaspora beninese ha potuto partecipare virtualmente da alcuni paesi occidentali.

Secondo l’App, il governo del presidente Patrice Talon, facoltoso imprenditore, perpetua con metodi autocratici il «patto coloniale». Un patto rafforzato dalla moneta coloniale, il franco Cfa, erede della moneta creata nel 1945 dal generale De Gaulle per le colonie francesi, a sua volta «ricalcata sullo schema imposto da Hitler alla Francia occupata», come ha specificato senza mezze parole in un suo documento il Partito comunista del Benin. I paesi africani devono dunque liberarsi da questo strumento «che consente il controllo francese su tutta la politica economica e finanziaria degli Stati». Il presidente beninese Talon è accusato, insieme al francese Macron e all’ivoriano Ouattara, di aver sabotato il tentativo di creare una moneta regionale, l’Eco.

La fine del franco Cfa è considerata condizione per uno sviluppo autocentrato ed è dunque centrale nel programma annunciato dall’App, che evoca i tentativi di grandi dell’Africa (impossibile non pensare al burkinabè Thomas Sankara): produrre l’essenziale per il bisogno delle persone; sviluppo degli scambi interafricani, alfabetizzazione generale e istruzione nelle lingue nazionali; stop alle privatizzazioni; sviluppo rurale, cooperative contadine e filiere per la trasformazione locale; difesa del patrimonio storico e culturale.

Soprattutto ai giovani presenti in sala si è rivolto un vecchio protagonista delle lotte degli anni 1980 che ha evocato «un nuovo patriottismo» ed esortato fra l’altro a «valorizzare al massimo il patrimonio delle piante medicinali, ora sfruttate dalle multinazionali».

Nessun accenno alla pandemia: del resto il Paese per 11 milioni di abitanti registra 44 decessi da Covid. Bye Bye Occidente è stato il simbolico ritornello di una canzone composta da un artista locale che si è esibito durante l’assemblea.