Non era il «click day» come si era affrettata a precisare la ministra Marina Calderone. Ma la prima giornata di vita della nuova piattaforma in cui gli ex percettori del Reddito di cittadinanza devono registrarsi per ambire ai 350 euro – per soli 12 mesi – del nuovo Supporto alla formazione e il lavoro (Sfl) è stata un chiaro flop con solo 8 mila registrazioni su almeno 140 mila persone che devono affrettarsi per non rimanere senza alcun sussidio. Anche se è sicuro che, seppur trovando un corso di formazione, il primo bonfico non sarà prima di ottobre.

COME C’ERA DA ASPETTARSI, i malcapitati hanno avuto a che fare con un sistema molto complesso. Registrazioni, pin, codici, vai e vieni tra siti: la presentazione della domanda è stata una corsa ad ostacoli. Il pulsante è sulla home, tra un pop up di gradimento del nuovo portale e un’informativa privacy. Si può accedere con Spid o con la Carta di identità elettronica.

Poi però dal portale siisl.lavoro.gov.it serve presentare la domanda sul sito dell’Inps, confermando l’immediata disponibilità a lavorare, il fatto di essere cittadina italiana e di risiedere nel Paese da almeno cinque anni. Poi, “per consentire a Inps il completamento dell’istruttoria della domanda” è necessario iscriversi alla piattaforma Siisl – «Sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa». Quindi di nuovo sul portale del ministero del Lavoro. Dati, curriculum, esperienze lavorative, lingue parlate, posizione desiderata.

SENZA DIMENTICARE di indicare le tre Agenzie private per il lavoro che hanno nuovi «clienti» gratis e sono il perno del sistema per il governo Meloni.

Navigando sul portale si trovano i corsi di formazione e le offerte di lavoro (vacancy). Circa 25mila quelle delle Agenzie per il lavoro associate ad Assolavoro. Gli annunci vengono inseriti indicando i dati dell’offerta, il datore di lavoro, il profilo ricercato, i requisiti richiesti e le condizioni dell’offerta, specificando il settore, la descrizione e la data di scadenza.

Chi vi accede può quindi fare la ricerca per luogo di lavoro o professione. Guardando tra gli annunci può consultare le proposte e anche candidarsi all’offerta considerata più adatta, esprimendo una vera e propria manifestazione di interesse. Durante questo percorso, e per massimo 12 mesi, i destinatari del Supporto per la formazione e il lavoro (che richiede la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione, di accompagnamento al lavoro, ma anche di servizio civile universale e di progetti utili alla collettività) percepiscono un beneficio economico di 350 euro al mese.

CHE PERÒ SI PERDERANNO se si abbandona il percorso, si salta un’attività o si rifiuta un’offerta di lavoro ritenuta congrua. Le offerte di lavoro caricate spaziano tra i diversi settori e le diverse qualifiche e specializzazioni: dagli operai ai contabili, dai camerieri agli operatori per la cura e assistenza alla persona; agli ausiliari alle vendite agli addetti alla logistica fino al customer care.
Si tratta di richieste per figure con qualifica media e operativa. Il Siisl permetterà poi di gestire anche l’Assegno di inclusione (Adi), che scatterà il primo gennaio 2024, destinato ai nuclei in cui siano presenti un minore, o un disabile o un over-60 o un componente inserito in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari. Ma l’intenzione è di arrivare a farne una sorta di marketplace per tutti cittadini.

A sera del giorno del debutto, ministero e Inps parlano di 8 mila domande. E sostengono siano «presenti 52.798 offerte per corsi di formazione per una platea potenziale di 600mila fruitori e 25.691 annunci di lavoro per circa 60mila opportunità».

«Nessun intoppo online», brindano al ministero. Calderone gongola: «Ce l’abbiamo fatta, abbiamo poggiato la prima pietra. Questo è il punto di partenza per lo sviluppo e l’integrazione di una piattaforma che deve diventare molto di più», ha detto la ministra.