Quando Desiderio Olmos ha lasciato la sua nativa Purmamarca, a Jujuy, non immaginava che i suoi prossimi trenta giorni sarebbero stati grigi come gli edifici della città. Quando ha salutato la sua compagna, i suoi figli, i suoi animali e le montagne colorate del nord dell’Argentina, ha pensato che l’assenza sarebbe stata questione di giorni. «Pensavamo che quando saremmo arrivati qui, il presidente ci avrebbe ricevuto direttamente e avrebbe rispettato la Costituzione decretando l’intervento della Provincia», dice, e ride come se sapesse di aver esagerato con le sue illusioni. Il presidente Alberto Fernández li ha finalmente ricevuti il 18 agosto,...