Senza pace, L’Aquila, a quasi cinque anni dal terremoto che il 6 aprile del 2009 provocò 309 morti, 1.600 feriti e oltre 65.000 sfollati. Oltre alla distruzione della città. L’ultima bufera giudiziaria si abbatte, anzi abbatte, il Comune, con il sindaco Massimo Cialente che vede il suo vice, funzionari, assessori ed ex assessori finire sott’inchiesta, e anche agli arresti, per reati che vanno dal millantato credito alla corruzione. Ma il post sisma è stato costellato di inchieste che vertono su loschi intrecci e malaffare: un’autentica cloaca, in cui la ricostruzione fa da sfondo. C’è quella – tra le ultime avviate...