La polizia tunisina ha attaccato e disperso, anche con l’uso di gas lacrimogeni, il presidio di rifugiati subsahariani che da circa un mese va avanti davanti alla sede dell’Unhcr nella capitale del paese nordafricano.

Chiedono di essere evacuati perché non ritengono la Tunisia un posto sicuro.

Soprattutto dopo le dichiarazioni xenofobe che il presidente Kais Saied ha rilasciato a febbraio scorso e per cui è stato criticato dal Comitato per l’eliminazione della discriminazione razziale (Cerd) delle Nazioni Unite.