Un anno fa i terremotati la neve l’hanno vista solo in televisione. Erano ancora quasi tutti negli alberghi della costa adriatica, e il mercurio dentro alle colonnine dei termometri non era mai calato sotto lo zero: quasi una primavera per gente abituata a stare anche a meno venti tra le montagne. Questo a ridosso del cambio di stagione è, di fatto, il primo vero inverno dello scontento dei terremotati: nella lingua di terra a cavallo tra le Marche, il Lazio, l’Abruzzo e l’Umbria la vita scorre lenta come sempre, incerta come sempre, in attesa di una svolta che non arriva,...