Perché un comico di fama si sente in dovere di dire che del politicamente corretto non se ne può più? Dovrebbe sapere che il giorno dopo tutti titoleranno «Il comico X fa a pezzi il politicamente corretto» (Secolo d’Italia) o «Il politicamente corretto uccide la comicità» (Repubblica). Da lì le sue parole si diffonderanno nei talk, sui social, dove un appello contro la «dittatura del politicamente corretto» gode quasi sempre di buona accoglienza. Anzi, cattiva. A volte torva: ex maggioranze oppresse, maschi di mezza età, raccontatori di barzellette da bar, abitanti scureggioni del mondo al contrario pronti a chiosare, amplificare,...