I procuratori federali di New York hanno presentato una citazione giudiziaria di ampio respiro al comitato inaugurale di Trump, con la quale hanno richiesto di presentare una serie di documenti, comprese tutte le informazioni relative a donatori, venditori, appaltatori, conti bancari del comitato inaugurale, «tutti i finanziatori e ospiti del comitato che si occupa dell’inaugurazione, i biglietti e le foto ricordo col presidente dati in regalo» e qualsiasi informazione relativa ai collaboratori stranieri del comitato.

La citazione, nello specifico, cerca tutte le comunicazioni con un donatore, la venture capitalist di Los Angeles di Imaad Zuberi, e la società con la quale è affiliato, la Avenue Ventures. La società in questione ha donato 900mila dollari al comitato inaugurale. I procuratori sembrano interessati a capire se il comitato abbia ricevuto donazioni illegali da soggetti stranieri nonostante sia vietato dalla legge americana, e se lo staff del presidente ne era a conoscenza.

Il mandato di comparizione è stato consegnato alla vigilia del discorso sullo stato dell’Unione a cui Trump teneva tantissimo ed è una notizia di grande portata: l’indagine di New York è separata da quella del procuratore speciale Robert Mueller che indaga sul Russiagate e rappresenta un altro promemoria sul fatto che, mentre Mueller si prepara a rilassarsi, le questioni legali relative a Trump si svolgeranno ancora a lungo a Manhattan.